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Museo Gregoriano Etrusco

Fondato da papa Gregorio XVI nel 1836 per raccogliere le opere che all'inizio dell'Ottocento venivano scoperte con scavi archeologici nelle città dell'Etruria.

Fu fondato da papa Gregorio XVI nel 1836 per raccogliere le opere che all'inizio dell'Ottocento venivano scoperte con scavi archeologici nelle città dell'Etruria che a quell'epoca erano parte dello Stato Pontificio.

Con la scomparsa dello Stato della Chiesa cessarono le acquisizioni sul campo, mentre il museo si arricchì tramite acquisti o donazioni, tra cui quelle di Falcioni nel 1898, di Benedetto e Giacinto Guglielmi nel 1935 e 1987, e di Mario Astarita nel 1967.

Il Museo è disposto su 22 sale ed accoglie opere e manufatti risalenti al IX-I secolo a.C. Esso si trova all'interno del Palazzetto di Innocenzo VIII (della fine del Quattrocento) e di un altro edificio del XVI secolo: in essi sono esposti affreschi di Federico Barocci, Federico Zuccari e del Pomarancio.


  • Frammento di askos con una coppia di protomi equine, metà del VII sec. a.C. Bucchero.
  • Statua votiva di guerriero, detta Marte di Todi. Fine del V sec. a.C.
  • Pittore della phiale di Boston, Hermes affida Dioniso a Sileno e alle Ninfe, sul retro tre Muse. 440-435 a.C.